In quel tempo vedevo ancora il mondo con alt occhi, Avero dodict an nie merro ed ero ancora completamente pres?Il nordistas era uno scolaro quat- tordicenne di Amburgo capitato Dio sa come tra noi, che io ammiravo 25Non pos dimenticare la sensazione strana, di paurs e incuta insieme, che mi cose quando nel primo mattino di gelo mi av venturai sul flomer ers profondo, e il ghiaccio ers cosi trasparente che si potera vedere sotto di se, come attraverso un velo sottile, l'acqua vende, il sudo di sabbia e Chottoli, gli intrecci fantastici delle piante acquatiche, e, Ji tanto in tanto, il dorso scuro di un pesce.Era un suono che proveniva da un mondo estraneo, celato, immaginato con timore, aveva il profumo invitante del frutto proibito, aveva un che di segreto, poetico, innominabile, faceva parte di quell'ambito dolce-oscuro, paurosamente affascinante, da noi tutti passato sotto silenzio ma tuttavia presagito, illuminato a tratti dalle mitiche avventure amorose dei donna- ioli che erano stati espulsi dalla scuola.Passavo pomeriggi interi sul ghiaccio con i miei compagni, le guance ac callate e le mani bluastre, il cuore riempito dai movimenti vigorosi e vit mati del pattinaggio, colmo della meravigliosa e spensierata capacita di godimento della fanciullezza.goglioso delle gioie e fantasticherie fanchillesche, fu allora che nel mi nel mondo colorato e animo stupito spunto per la prima volta, timido e avido, il teise chiarore Jella giovinezza pia Jukce e teners.Mentre altri compivano azioni cavalleresche, giravano in torno ad esse desiderosi e timidi oppure, audaci e disinvolti, le invitavano a pattinare in coppia, to gustavo solo il piacere incontrastato del guizzare via.Un giorno, mentre l'inverno gia volgeva alla fine, mi giunse notizia di una novita nel nostro ambiente di scuola: il nordistas, recentemente, aveva di nuovo baciato Emma Meier mentre si toglievano i pattini.Correvo via veloce, imparavo a fermarmi ca voltare a qualsiasi velocita e in qualsiasi punto, mi libravo in ampie volute, in equilibrio su una gamba, con la sen sazione di volare.Era ben altra cosa rispetto ai discorsi inutili e alle timide strette di mano che di solito venivano esaltati come le massime delizie del pattinare a coppie.Dalle confessioni di alcuni amici credevo infatti di sapere quanto i loro piaceri galanti fossero in fondo relativi.iterature nel 1946 Eru un inverno lungs, rigids, e il nostro het frame della Foreste Nerasi gelo per settimane.Molti dei miei compagni utilizzavano i pomeriggi sol ghiaccio per correre dietro alle ragazze e corteggiarle.D'improv viso la notizia mi fece montare il sangue alla testa.Per quelli che conducevano le ragazzine non provavo che pena o deri sione.Di preferenza pattinavo da solo, spesso fino all'imbrunire.Per me le ragazze non esistevano.Baciato!Baciato!